Green location ed ecosostenibilità sono le richieste di un nuovo turismo, alla continua ricerca del benessere del corpo e della mente legato all’ambiente naturale, e sempre più persone sono alla ricerca di luoghi in cui ritrovare il contatto profondo con la natura per disintossicarsi dalla frenesia della quotidianità cittadina.
Questa sensibilità fa sì che la pratica del Forest Bathing si stia diffondendo sempre di più per la sua filosofia di completa immersione nella natura.
Il Forest Bathing si ispira alla pratica giapponese (shinrin-yoku), che insegna come trarre vantaggio da un’attività semplice come una passeggiata nei boschi, respirando le essenze degli alberi e delle piante, ogni volta tonificante o rilassante.
Secondo alcuni studi condotti presso la Nippon Medical School di Tokyo, l’attività delle cellule NK (Natural Killer, i linfociti “natural killer” responsabili del controllo di virus e cellule cancerose) aumenterebbe notevolmente dopo l’immersione nelle foreste, e la biochimica adduce questo effetto sul sistema immunitario ai monoterpeni (le sostanze emesse dagli alberi che compongono anche gli oli essenziali).
Il corpo umano, dopo qualche tempo a contatto con la natura e il verde, appare rigenerato: diminuiscono la pressione sanguigna, i battiti cardiaci, le sensazioni di stress e gli stati depressivi.
Per un vero “bagno” bisogna respirare profondamente – usando il diaframma come si fa nello yoga- per assorbire tutti gli aromi, abbandonarsi all’ascolto dei suoni e delle voci del bosco, contemplare tutte le diverse sfumature del verde fogliame per un vero immersione che coinvolge tutti i sensi. Per stimolare il tatto è sufficiente toccare la corteccia degli alberi, cercando di percepirne la superficie e assorbirne l’energia. Si può fare un “bagno” da soli o in compagnia, è sufficiente mantenere la concentrazione e non disturbare l’equilibrio del bosco.
L’ideale è poter trascorrere almeno 10-12 ore nel bosco, suddivise in sessioni di almeno tre ore ciascuna, nell’arco di tre giorni consecutivi, e sfruttare il periodo in cui gli alberi sono più ricchi di foglie, cioè da dalla tarda primavera all’ autunno. L’importante è scegliere un bosco evoluto, con alberi di grandi dimensioni, magari in una riserva naturale protetta, come quella delle Bandite di Scarlino, ricco di specie arboree come il leccio, la sughera e il castagno che hanno un alto potenziale di emissione di monoterpeni.
Per chi vuole vivere questa straordinaria pratica di benessere, Poggio La Croce è la location ideale: la sua posizione nel cuore della Riserva naturale delle Bandite di Scarlino, una delle aree protette più selvagge e incontaminate della Maremma Toscana, fa sì che si possa soggiornare 24 ore su 24 in un ambiente immerso nel bosco, in appartamenti dai quali si accede direttamente ai sentieri.